Fino a qualche anno fa vantavo un'esigua conoscenza sulla letteratura per l'infanzia e sulla narrativa per ragazzi.
Le mie letture si fermavano ai seguenti titoli: "La pantera del Tipperah" di Luigi Motta, "Il giovane Holden" di J .D Salinger, "Piccole Donne" e “Piccole donne crescono” di Louisa May Alcott e pochi altri.
C'è da dire, inoltre, che fino a un anno fa le mie letture non seguivano un criterio né una direzione. Il criterio poteva essere un titolo attraente o la passione per un autore o un'autrice, che mi portava a leggere quanti più libri possibile, per carpire gli oscuri segreti dello stile. Lo switch è avvenuto in concomitanza ad un corso della Scuola Holden seguito la scorsa primavera: “Come progettare una storia”. In quell'occasione, la docente Marta Barone, mi consigliò di fare incetta di libri per bambini e ragazzi se volevo scrivere per loro. E incetta fu. Nel frattempo seguivo Carolina Capria e la sua pagina Instagram @lhascrittounafemmina (che consiglio per il suo sguardo nuovo su vecchi temi e perché ascoltarla è bello e sano). Grazie a lei ho conosciuto "Lettera a una bambina” di Amy Krouse Rosenthal e Paris Rosenthal. Da quel momento non ho più smesso di scovare e leggere autori e autrici - provenienti dai luoghi più disparati - che scrivono libri per bambine e per ragazze. E che libri! Ed è cosi che arriviamo (tra poco) a “Tu sei una meraviglia”.
Racconti per bambini: il gusto come bussola
Ho trascorso l'estate scorsa divorando i grandi classici: "Jane Eyre" di Charlotte Bronte; "Pattini d'argento" di Mary Mapes Dodge e "Le avventure di Tom Sawyer" di Mark Twain. E altri libri meno commerciali (di cui vi parlerò prossimamente).
Per quanto possa essere originale la narrativa per ragazzi e di grande successo, come insegna la saga di "Harry Potter" di J. K Rowling (di cui neppure a dirlo sono una grande fan), si tratta di puro ingegno e tecnica, scritta sulla base di regole fissate da titoli divenuti cult: "Morfologia della fiaba" di Vladimir Propp (1928); del successivo "Il viaggio dell'eroe" (2010) di Christopher Vogler a cui fa seguito “Il viaggio dell'eroina” di Maureen Murdock, questi ultimi elaborati partendo dal libro "L'eroe dai mille volti" di Joseph Campbell (1973).
Quando inizi a interessarti a un argomento, le letture sul tema fioccano e fare una cernita - partendo dalle priorità e dal gusto - può essere molto utile.
Il gusto non è trascurabile perché ti indirizza verso ciò che in te risuona (mi piace un sacco questa parola, l'hai capito vero?) in un dato momento, periodo storico e personale. Non è detto infatti, che i gusti restino gli stessi. Anzi è probabile che con il tempo cambino. Quindi chiediti quale genere ti piaccia e poi approfondisci. E giungiamo finalmente a “Tu sei una meraviglia”: un altro libro (come “Lettera a una bambina” e “Lettera a un bambino”) che va dritto al cuore di adulti e bambini.
“Tu sei una meraviglia” già dal titolo una promessa
Quando ho scoperto "Tu sei una meraviglia 1" e “Tu sei una meraviglia 2” (Spazio Cultura Edizioni età 6 - 9 anni) di Giuliana Fraglica - scrittrice e performer gelese - mi trovavo presso la Libreria Macaione a Palermo in cerca di chicche. Le copertine mi hanno subito incantata e il titolo è giunto a me come la carezza della nonna che non vedi da settimane. In quella carezza c'è tutto il suo amore e la sua pazienza.
A questi libri vorrai bene, garantito, perché sono coccole silenziose.
In entrambi i volumi, corredati da immagini evocative e ben realizzate da Martina Ponente, traspare la passione dell'autrice per il mondo dell'infanzia. Nel primo libro sono raccontate storie di bambini e bambine con l'accento sulla "e"; nella seconda edizione invece con accento sulla "u". L'autrice si ri fà alla struttura classica della favola breve e ci regala delle perle di saggezza senza tempo. Protagonisti sono bambini e bambine davvero unici e meravigliosi (non solo all'occhio neutrale del lettore). Entrambe le edizioni faranno breccia nel tuo cuore, ne sono certa, perché è impossibile non riconoscersi in almeno una di quelle storie. Il libro alla fine contiene anche "L'angolo del CREAMERAVIGLIE" dove anche tu puoi cimentarti con la creatività e la narrazione, senza paura e senza giudizio ma solo per «risvegliare immagini, emozioni, ricordi e per interrogarci […] intorno al nostro essere» come afferma Duccio Demetrio, pedagogista e filosofo, conosciuto per il metodo autobiografico. Mi piace pensare che di Giuliana Fraglìca ce ne siano tante e spero siano stanate tutte, una per una. Durante l'evento “Una marina di libri” a Palermo ho avuto il piacere di incontrarla e di intervistarla (senza nulla di programmato) e in quell'occasione ho capito perché arriva al cuore di tutti indistintamente: è autentica come i bambini protagonisti delle sue “favole” contemporanee.
Trovate la nostra “carramba-intervista” in fondo all'articolo, il cui prezioso montaggio è il risultato della sensibilità e della professionalità di Vito Sugameli.
Postilla per chi approda in questa pagina
Jetè, Lorè, Lulù e Peppù sono bambini e bambine come tanti senza voce. Sono stata anch'io una di quelle a scuola: timida e con la paura di alzare la mano per prendere la parola, perché convinta che la mia opinione valesse meno di quella altrui. Caro “tu” approdato in questa pagina, questo blog è un po' la mia rivalsa e, se ti piace pensarlo, anche la tua. Di noi che la fiducia nelle nostre capacità ce la conquistiamo giorno dopo giorno.
Che tu sia un adulto o un adolescente, in questo spazio virtuale potrai trovare spunti di ogni genere, utili per approfondire, per immedesimarti in una nuova avvincente lettura o semplicemente per sentirti “a casa”. Qualunque sia il motivo che ti ha portato qui, scrivimi, se ti va, anche solo per scambiare due chiacchiere sul tuo libro preferito.